la Redazione

200.000 euro per valorizzare i canali di Padova

Torna il progetto Padova e i suoi Canali, dopo il successo degli scorsi anni. Con questo progetto il Comune di Padova, con la Cooperativa Sociale Piovego e l’associazione Amissi del Piovego, mira ad affrontare specifiche problematiche sociali legate in particolare al lavoro e all’inclusione sociale. 

Il progetto sarà possibile grazie ad un contributo di circa 140.000 euro da parte del Comune e di circa 30.000 euro da parte della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo nell’ambito del Fondo straordinario di solidarietà per il lavoro, destinato a fornire una risposta concreta in termini economici e di accompagnamento sociale a quei soggetti come disoccupati, inoccupati o lavoratori e lavoratrici svantaggiati non sufficientemente protetti da tutele sociali. Anche per questa edizione si conferma il supporto del Dipartimento di Ingegneria Industriale dell’Università degli Studi di Padova, nello specifico il gruppo di ricerca LASA-Laboratorio di Analisi dei Sistemi Ambientali, che avrà il compito di monitorare i risultati ambientali del progetto. 

Padova e il suoi Canali consisterà in attività quali la pulizia dei canali, la gestione del verde delle nostre rive e dei monumenti che vi si affacciano, la formazione e qualificazione del personale, la partecipazione civica, principalmente attraverso le Consulte di Quartiere con iniziative formative per il pubblico come ad esempio visite dimostrative in barca, con attenzione specifica alle persone con disabilità. Il progetto consentirà di impiegare 10 persone attraverso un contratto di lavoro subordinato a tempo determinato e/o indeterminato, nonché attraverso sei percorsi di lavoro per i migranti, oltre ai formatori specifici coinvolti. 

Per quanto riguarda i beneficiari del progetto verrà considerato lo stato di disoccupazione e un ISEE non superiore a 20.000 euro. I lavoratori verranno selezionati dalla Cooperativa Sociale Piovego anche attraverso un confronto con il Settore Servizi Sociali, in modo da individuare soggetti svantaggiati e inserirli in un percorso che è un’opportunità di lavoro ma soprattutto un’opportunità di formazione e acquisizione di competenze su un tema che riguarda tutto il territorio veneto, quindi spendibili a livello regionale in molti altri contesti. “E’ un’iniziativa nella quale credo molto fin dall’inizio. Il tema del lavoro, anche collegato all’integrazione e all’inclusione sociale, è per noi prioritario e strategico e questo progetto è un modo per dare una risposta concreta - spiega l'assessore all’Ambiente, al Verde e alle Politiche attive del Lavoro Chiara Gallani -.  Offriamo opportunità attive di lavoro garantendo allo stesso tempo un servizio preziosissimo per la città, quello della cura costante del verde delle rive e delle sponde dei nostri canali, senza interventi drastici ma con un’attenzione quotidiana al nostro enorme patrimonio. La manutenzione è infatti fondamentale e proprio nei giorni scorsi gli interventi del Genio Civile sull’argine di Brusegana ci hanno mostrato che cosa può succedere quando non è costante: interventi impattanti che snaturano il contesto ambientale.  Da parte nostra mettiamo tutta la cura necessaria e in questo caso lo facciamo attraverso un progetto che mette al centro l’inclusione sociale e le opportunità lavorative per chi ha meno, diffondendo allo stesso tempo la cultura di rispetto e tutela del nostro ambiente. Credo sia un modo di lavorare di cui andare fieri.”