Padova calcio di Martina Moscato , 10/04/2021 8:26

Cristian Pasquato, il presente a Gubbio, i trascorsi non felici col Padova

Cristian Pasquato
Cristian Pasquato

A fine marzo si è infortunato: lesione di primo grado al bicipite femorale sinistro. Contro il Padova dunque all'Euganeo, a meno di un recupero record dell'ultima ora, non ci sarà. Cristian Pasquato, 32 anni il prossimo 20 luglio, padovano di Codiverno, è il grande ex della sfida tra i biancoscudati e gli eugubini, anche se da queste parti la sua militanza in biancoscudato coincide con uno dei ricordi più dolorosi del recente passato. Le qualità del giocatore non si discutono: d'altra parte non si passa dalle giovanili del Montebelluna (dopo un anno vissuto proprio al Padova) a quelle della Juventus se non si ha una cospicua dose di talento coniugata al grande impegno per diventare un giocatore professionista. Non si veste la maglia azzurra fino all'under 21 se i piedi non sono buoni. Purtroppo però quando è stata ora di mettere tutto il suo bagaglio al servizio del Padova le cose non sono andate bene e non certo solo per demeriti suoi, anzi. Correva l'anno 2013-2014. Pasquato, numero 10 sulla schiena a indicare le doti di fantasista e il ruolo di trequartista, aveva 26 anni ed era nel cuore della carriera. Dopo le esperienze a Modena, Lecce, Torino e Bologna la decisione di tornare a casa. Era il primo anno della gestione Penocchio (e per fortuna anche l'unico) dopo l'era Cestaro. Doveva essere un campionato ad alti livelli e invece è finito con una tremenda retrocessione e un quasi fallimento che ha costretto una nuova società, capitanata dagli imprenditori padovani Giuseppe Bergamin e Roberto Bonetto, a ripartire dalla serie D. Pasquato, che pur mise insieme 37 presenze e 7 gol, e tutti i suoi compagni entrarono nel girone di ritorno in un tunnel dal quale non riuscirono più ad uscire, nonostante i tre allenatori e un tentativo di rinforzare la squadra a gennaio. Ad inizio estate, quando il Padova non riuscì ad iscriversi al campionato successivo e sparì dai professionisti per la prima volta dal 1910, si capì poi che i giocatori da metà stagione in poi non avevano più percepito gli stipendi ed erano stati lasciati allo sbando. 

Pasquato salutò dunque la squadra della sua città andandosene via con un peso nel cuore, in punta di piedi, senza dire nulla. Dopo aver vestito le maglie di Pescara e Livorno per lui l'esperienza in Polonia. Poi un altro ritorno a casa, al Campodarsego in serie D nel 2019. Un campionato interrotto dalla pandemia con il primato in classifica che lo ha evidentemente spinto a pensare che per lui potesse ancora esserci spazio tra i professionisti. Ecco dunque l'approdo al Gubbio, di nuovo in C. Finora son state 29 presenze e 3 gol. All'Euganeo però non riuscirà a rimettere piede in campo per un problema muscolare. Dovrà accontentarsi degli spalti. Scherzi del destino.