Padova calcio di Andrea Moretto , 12/04/2021 10:00

Tra la via Emilia, il sogno e un'attesa lunga ancora tre giornate

Mandorlini padre e figlio
Mandorlini padre e figlio

“Buongiorno scusi per andare in serie B da che parte devo andare? Sempre dritto per tre giornate, prenda prima la via Emilia fermandosi a Modena, poi una piccola deviazione verso Carpi e infine metta il navigatore in viale Nereo Rocco, a Padova, stadio Euganeo”. 

Un piccolo giro in 270 minuti per dire che il Padova ha sempre nelle proprie mani la promozione. Perugia e Sudtirol viaggiano a suon di vittorie, ma spetta ai biancoscudati adesso fare i punti necessari per arrivare al traguardo, mettendoci fino all'ultima goccia di sudore, tanto per citare l'allenatore Andrea Mandorlini.

Contro il Gubbio non è stata affatto una gara facile e scontata, non lo saranno nemmeno le prossime tre, partendo da quel Modena (vincente a Fano) che è al quarto posto in graduatoria e che prima di Natale aveva agganciato la vetta, sbancando lo stadio Euganeo.

Chiricò si conferma grande protagonista e decisivo con i suoi gol, brillano le parate di Dini, ma premettete di accendere i fari su altri due protagonisti: il primo è Saber, qualità, forza e motore del Padova, gioca sempre con determinazione nonostante il cartellino giallo del primo tempo. Come lui anche Matteo Mandorlini, che in questi anni a Padova abbiamo potuto apprezzare per le qualità umane e di giocatore duttile e che non si risparmia mai. 

Il viaggio del Padova continua, il sogno dei tifosi pure.