Hellas Verona di Gianluca Vighini , 08/03/2021 16:30

Verona, stavolta non ha funzionato il "quadrilatero delle meraviglie"

la punizione di Krunic
La punizione di Krunic per l'1-0 del Milan

Troppo forte, troppo bravo, troppo superiore il Milan o Verona in giornata no? Il dubbio resta perchè l’Hellas ci ha abituato bene e raramente lo abbiamo visto steccare una partita contro una grande. Sia ben chiaro: quella di perdere contro il Milan dovrebbe essere una normalità, è stato il grande lavoro di Juric a permettere all’Hellas di pensare addirittura al colpaccio alla vigilia di questa partita.

 Del resto le premesse c’erano tutte. Il Milan che arrivava al Bentegodi pieno di infortunati, il Verona che aveva calpestato il povero Benevento con una facilità irrisoria. Invece qualcosa si è inceppato. Il Milan ha messo in campo una squadra arcigna, per certi versi umile, capace di coprirsi e di tenere alto il ritmo della partita. E il Verona non è riuscito da parte sua ad avere quell’intensità che lo ha reso famoso. 

Colpa forse delle tre gare in otto giorni e di qualche scoria fisica che la squadra di Juric fatica a eliminare quando si parla di impegni di questo livello. Il Milan è passato in vantaggio con Krunic grazie ad una punizione causata da Magnani sullo stesso Krunic. Una bordata all’incrocio dei pali imprendibile per Silvestri, forse posizionato male sulla linea di porta. Un episodio comunque, ma che il Milan ha sfruttato pienamente. Juric nel secondo tempo ha continuato con la stessa squadra del primo, aspettando a fare i cambi. E il Milan ha continuato sulla falsariga dei primi 45 minuti, con Kessie e Meite pazzeschi a centrocampo, mentre Veloso, Tameze, Barak e Zaccagni, il “quadrilatero delle meraviglie” del Verona, proprio non andava. 

Il raddoppio lo ha segnato Dalot con una bella azione su cui Ceccerini non è stato inappuntabile. E a quel punto i cambi sono stati inevitabili. Soprattutto Di Marco a sinsitra ha dato più velocità e più freschezza, ma troppo tardi e troppo poco.