Hellas Verona di Redazione , 17/04/2021 17:10

Vighini: Il "venticello" malizioso degli orfani di Grosso

Ivan Juric
Ivan Juric (hellasverona.it)

Ecco il nuovo post di Gianluca Vighini dopo la sconfitta del Verona contro la Sampdoria.

“Agli orfani di Grosso che oggi storcono il naso perché il Verona ha perso (male) contro la Sampdoria vorrei ricordare che senza Ivan Juric l’Hellas sarebbe stato condannato a sicura retrocessione sia l’anno scorso sia quest’anno.

Questo per mettere subito in chiaro come la penso. Poiché ho sufficiente antenne per captare l’aria, sento uno strano “venticello” soffiare sul Verona. Come se, adesso, visto il momento di difficoltà, Juric pagasse le esternazioni contro Setti. Come se qualcuno volesse far intendere a Juric di abbassare la cresta in un momento e riequilibrare il peso contrattuale, oggi totalmente sbilanciato a favore del tecnico croato. Sono sfumature, qualche volta tra le righe, qualche volta meno.

Certo, a tutti noi sarebbe piaciuto che il Verona continuasse ad andare a quella velocità, che inseguisse l’ottavo posto, addirittura il settimo, l’Europa League e i 54 punti. Ma semplicemente il campo ci sta dicendo che non era possibile. Perché il Verona, grazie a Juric, ha fatto un campionato sovradimensionato rispetto alla logica, alle aspettative, ai budget. La colpa, probabilmente, che ci ha fatto perdere di vista l’impresa compiuta è che il Verona si sia salvato con dieci, undici giornate di anticipo. Parliamo di colpa, non di merito, pensate un po’… Così abbiamo storto il naso perché abbiamo perso col Milan, l’Atalanta, la Lazio e la Sampdoria. Samp che oggi ha fatto alzare dalla panchina Candreva, Gabbiadini e Keità, non Gianni e Pinotto. Sicuramente il Verona poteva fare meglio, sicuramente il secondo tempo è stato deludente, ma non è colpa di nessuno. Juric ce lo ha ripetuto alla nausea: questa squadra se non va sempre ai 110 all’ora perde ovunque.

Non è un dramma ed è solo la testimonianza del capolavoro compiuto in precedenza. Il Verona è semplicemente tornato sulla terra. Un po’ di rilassamento dopo aver conquistato l’obiettivo primario della stagione, qualche distrazione, gli avversari che nel ritorno non lasciano nessuna briciola, hanno impedito di fare voli pindarici.

Ecco perché è assurdo criticare Juric e il Verona. A meno che non si voglia ottenere un altro scopo: silenziare il tecnico e impedirgli di esternare con quella chiarezza che ha segnato la sua avventura veronese e che è in realtà un fattore di crescita e di stimolo costante per una società che solo con il lavoro del croato ha imboccato la diritta via. O volete ancora vedere il mirabolante calcio dell’ex campione del Mondo?”

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