Cronaca di Redazione , 10/03/2021 8:32

Accusati di lesioni gravissime. Caso Longo chiuso

Avvocato Piero Longo
Avvocato Piero Longo

A 5 mesi dall'accaduto la Procura di Padova ha chiuso l'inchiesta sul ‘Caso Longo’. I tre aggressori, Silvia Maran, Luca Zanon e la 31enne che era con loro, sono stati rinviati a giudizio con l'accusa di lesioni gravissime in concorso. Va verso l'archiviazione invece l'accusa di violenza sessuale con minore attribuita all'avvocato Longo.

Piero Longo, difeso dall'avvocato e amico Niccolò Ghedini, venne pestato di botte, la sera del 30 settembre scorso, all'ingresso del portone di casa in Riviera Tiso da Camposampiero. Erano da poco passate le 23 quando la commercialista Maran con il compagno e l'amica 31enne si era presentati davanti al palazzo in cui vive l'avvocato Longo chiedendogli di scendere per parlare. L'avvocato decise di scendere, in mano però impugnava una pistola (legalmente detenuta) e dopo un'accesa discussione scattò l'aggressione. Da lì partirono anche 2 colpi di pistola esplosi da Longo per difendersi. Tutto regolare, secondo la Procura: quella era legittima difesa. Durante il pestaggio la 31enne attendeva in strada, non ha mai partecipato all'aggressione. 

Verrà chiesta l'archiviazione dell'accusa di violenza sessuale, emersa durante l'interrogatorio a Maran e Zanon che spiegarono di aver aggredito Longo dopo aver raccolto la testimonianza della 31enne che avrebbe raccontato di essere stata abusata dall'avvocato quando aveva 14 anni e di essere stata indotta successivamente in una relazione nonostante la sua fragilità emotiva. Accusa smentita non solo da Longo, ma anche dalla famiglia della giovane. La commercialista e il compagno ora sono sono stati denunciati per diffamazione.