Attualità di Redazione , 07/03/2021 16:04

Bando imprenditoria femminile. Boom di domande

Imprese femminili

Si preannuncia un grande successo per il bando 2021 della legge regionale finalizzata all'erogazione di contributi in conto capitale alle imprese a prevalente o totale partecipazione femminile chiusosi giovedì 4 marzo scorso. Quasi 120 infatti sono le domande presentate dalle sole imprese che si sono rivolte agli sportelli delle territoriali di Confartigianato. “La straordinaria voglia di reagire delle imprenditrici artigiane -afferma Roberto Boschetto Presidente di Confartigianato Imprese Padova- si è riversata sulle opportunità di contributo a fondo perduto (fino ad un massimo del 40 per cento della spesa sostenuta) per l’acquisto di macchinari, impianti produttivi, hardware, attrezzature di fabbrica, nuovi mobili, opere edili, murarie, impiantistiche, software, brevetti, licenze, ecc. Di certo però lo stanziamento di un milione e mezzo di euro non sarà sufficiente a soddisfare tutte le domande. L’impegno della Regione Veneto ad aumentare la dotazione per finanziarle tutte sarebbe davvero importante -sottolinea- perché nell’ottica di una sostenibilità sociale del nostro territorio. Le stime ISTAT prevedono infatti che nel 2030 il rapporto tra occupati e popolazione over 64 arriverà a 1,5. Visto che non si può intervenire sull’invecchiamento è sul tasso di occupazione, in particolare quello femminile -fermo al 56%- che dobbiamo lavorare. La partecipazione attiva delle donne nel mercato del lavoro è una questione di sostenibilità oltre che di equità”.

Dall’osservatorio sulle persone artigiane con cariche dell’Ufficio Studi Confartigianato, in provincia di Padova, le imprese artigiane femminili sono complessivamente 7.317 (Padova è la provincia veneta con il maggior numero di imprese artigiane guidate da donne), le donne titolari di impresa sono 3.253, le socie sono 2.665, le amministratrici 1.219, mentre 180 ricoprono altre cariche.

L’anno appena trascorso è stato complesso -afferma Anna Parpagiolla, Presidente Donne Impresa di Padova-. La pandemia ha accentuato maggiormente i problemi legati alla conciliazione figli e lavoro. Questo non ha però inciso sulla presenza di donne nell'artigianato. In particolare, da sottolineare il trend positivo, anche per il 2020, dei servizi alle imprese. E’ la dimostrazione di una nostra particolare attitudine ad occuparci di servizi innovativi, digitali e a supporto delle imprese le cosiddette discipline STEM (dall'inglese Science, Technology, Engineering and Mathematics)”.

In provincia di Padova, le donne titolari di imprese lavorano per lo più nei comparti dei servizi alla persona (1.902) e del manifatturiero (879). Sono 363 le titolari di aziende che operano nell’ambito dei servizi alle imprese e 101 quelle che si occupano di costruzioni.

“Le misure introdotte nell’ultima manovra di bilancio a favore delle imprese femminili -conclude Parpagiolla- sono segnale di riconoscimento del contributo delle donne all’economia italiana e corrispondono a quanto il Movimento ha ripetutamente sollecitatoper sostenere la partecipazione delle donne al mercato del lavoro. Positive le misure riguardanti il Fondo per l’imprenditoria femminile (20 mln di euro per ciascuno degli anni 2021-2022 per promuovere e sostenere sia l’avvio di nuove imprese femminili sia il rafforzamento della struttura patrimoniale delle imprese femminili e programmi ed iniziative per diffondere la cultura imprenditoriale tra le donne) e per le nuove aziende guidate da donne e gli impegni per consolidare l’attività delle imprese nei settori innovativi e per favorire gli investimenti nelle nuove professioni. Tali misure, si auspica, dovranno essere accompagnate da provvedimenti semplici e snelli; solo così si sosterrà realmente il contributo femminile all’economia italiana e si colmerà il gap rispetto agli altri Paesi europei”.