Attualità di Redazione , 24/03/2021 11:35

Bianchi: Lavoriamo per il ritorno a scuola non solo dei più piccoli

Ministro all’Istruzione Patrizio Bianchi
Ministro all'Istruzione Patrizio Bianchi

"La scuola non si sia mai fermata, anche in condizioni complicate. Per questo, voglio ribadire anche qui la mia gratitudine a tutto il personale scolastico, in particolare a quei docenti e ai dirigenti che si sono messi al servizio delle nostre studentesse e dei nostri studenti, educandoli al giudizio e alla responsabilità, a partire da coloro che hanno più bisogno di attenzione. Lo scenario epidemiologico si è modificato. La sospensione dell'attività didattica in presenza è infatti correlata alla circolazione delle varianti del Covid-19. Sebbene necessaria, è stata una decisione molto sofferta, dolorosa. La riteniamo tuttavia responsabile perché fondata sulle indicazioni scientifiche e perché volta alla tutela anche dei più giovani". Lo ha detto il ministro dell'Istruzione Patrizio Bianchi al question time alla Camera.

"Nella convinzione che la prolungata sospensione della didattica in presenza determini conseguenze non solo sugli apprendimenti ma anche sulla socialità che possono essere duraturi, il Governo sta lavorando intensamente per far tornare tutti gli studenti nelle aule, al più presto, imprimendo una vigorosa accelerazione al piano vaccinale. Stiamo investendo risorse ed impegno per far rientrare tutti i nostri alunni, quanto prima, proprio a partire da quelli più piccoli, che frequentano la scuola dell'infanzia e la primaria. Ma l'obiettivo è non fermarsi a loro" ha detto poi il ministro. "Potremo contare sulle risorse che l'Esecutivo ha stanziato (300 milioni col decreto legge "Sostegni", ndr) per supportare le istituzioni scolastiche nella gestione dell'emergenza epidemiologica, così dimostrando l'importanza strategica riconosciuta alla scuola. Oltre alle risorse per la ripresa in sicurezza, quanto prima, di tutte le attività in presenza, sono state stanziate somme per accompagnare la chiusura dell'anno scolastico e la costruzione di un ponte verso il prossimo, per il recupero di competenze e socialità, anche attraverso i Patti di comunità, strumento di autonomia responsabile e solidale. In particolare, 150 milioni serviranno proprio per l'acquisto di strumenti e di servizi per la sicurezza di studentesse, studenti e personale; per potenziare i servizi professionali per l'assistenza psicologica e pedagogica; per servizi medico-sanitari volti a supportare le scuole nella somministrazione facoltativa di test diagnostici e specificamente nell'espletamento delle attività di tracciamento dei contatti. Altri 150 milioni sono destinati al potenziamento dell'offerta formativa extracurricolare, al recupero delle competenze di base e della socialità e al consolidamento delle discipline", ha concluso il titolare del ministero all'Istruzione.