“Riaprite le scuole”. Lo dicono più di 100 tra medici, pediatri, neuropsicologi ed educatori che inviano un documento alla Regione, al Governatore Zaia e all’assessore Donazzan. “La Didattica a Distanza non è scuola”, sostengono e crea pericoli per la formazione dell’individuo, mettendo soggetti fragili, a tu per tu col lato oscuro del web. “Le famiglie sono da sempre considerate l'ultima ruota del carro - afferma la pediatra Elena Mozzo - la pandemia non ha fatto altro che accentuare questo problema”. 

Aumentano i casi gravi di pedopornografia online. E' stato notato anche un incremento del 50 di casi di pubertà precoce. In crescita anche i disturbi alimentari e la sovraesposizione alla tecnologia.

“Vogliamo essere una comunità che aiuta e sostiene bambini e adolescenti a riappropriarsi di una sana vita affettiva e relazionale come base essenziale per la costruzione del proprio benessere psico-fisico", dicono i medici che hanno scritto il documento a favore della scuola "o dovremo rassegnarci a riparare ai danni di questo black out relazionale ed educativo per molti, molti anni”.