Attualità di Redazione , 15/03/2021 6:00

Rete biomedicale del Veneto, cabina di regia tra Regione e Università

Roberto Marcato
Roberto Marcato, assessore regionale allo Sviluppo Economico

“Abbiamo messo i ferri in acqua per costruire la rete del biomedicale che è una necessità, visto il momento che stiamo vivendo, ma soprattutto ci siamo trovati tutti insieme per dare strumenti efficaci per poter fare economia per combattere il Covid19 e tutti gli effetti che sta producendo sulle nostre vite. Perché le nostre imprese venete possano essere competitive a livello internazionale è necessario creare forti sinergie tra le imprese e il mondo della ricerca”.

Così l’Assessore regionale allo Sviluppo economico ed energia, Roberto Marcato, ribadisce l’importanza dell’Accordo di programma tra Regione Veneto e le Università del Veneto, in occasione della riunione della Cabina di regia svoltasi oggi a conferma uno stretto rapporto di collaborazione tra la Regione ed il mondo accademico veneto. “Con la crisi sanitaria ed economica dovuta alla pandemia da Covid 19 – continua l’Assessore - alcuni settori importanti per l’economia veneta sono stati investiti di una maggiore attenzione e visibilità in quanto hanno avuto un ruolo determinante nel contrasto e nella gestione dell’emergenza sanitaria. Tra le imprese maggiormente impegnate – precisa Marcato - ci sono sicuramente quelle del settore biomedicale, costituito da imprese ad elevata specializzazione tecnologica e con significative prospettive di crescita, che conta in Veneto numerose aziende di produzione di beni e servizi. È un settore che impiega manodopera altamente qualificata ed in cui il potenziale di interazione tra impresa e mondo della ricerca è elevato, soprattutto per quanto riguarda lo sviluppo di nuovi materiali e l’applicazione di tecnologie innovative.”

Alcune aziende del settore biomedicale hanno già partecipato con successo alle iniziative regionali di sostegno a progetti di ricerca, anche in forma aggregata, ma sicuramente è giunto il momento di dare valore aggiunto a questo settore rafforzando i rapporti tra le aziende del settore ed il sistema universitario; l’intero settore del biomedicale dovrà trovare un punto di forza e di valorizzazione nello strumento delle Reti Innovative Regionali, quale espressione, appunto, di una sinergia virtuosa tra il mondo imprenditoriale e della ricerca, con una visione chiara di sviluppo per il futuro.

La Cabina di Regia ha convenuto sulla necessità di avviare prioritariamente le attività che sono funzionali all’aggiornamento della strumentazione di policy regionale in materia di ricerca e innovazione e alla definizione delle linee strategiche di intervento per la programmazione futura. La Regione del Veneto sarà impegnata nei prossimi mesi ad incontrare le imprese, le Istituzioni, il mondo accademico ed il territorio per aggiornare la propria strategia di specializzazione intelligente che guiderà la programmazione delle politiche in tema di ricerca e innovazione nel settennio 2021/2027.

La pandemia da Covid 19 ha sicuramente prodotto profonde trasformazioni sul tessuto socio economico della nostra Regione, che dovranno essere considerate nelle prossime politiche a supporto della ricerca e innovazione, portando quindi ad una ridefinizione delle priorità, in termini di interventi e di traiettorie di sviluppo, metodologie e strumenti. Il Covid ha evidenziato sia delle debolezze del sistema economico sulle quali è necessario intervenire sia dei punti di forza che dobbiamo sostenere e sviluppare, portando alla ribalta settori che hanno giocato un ruolo determinante nel contrasto e nella gestione della pandemia sanitaria tra cui quello del biomedicale. “Ritengo dunque che, nell’ambito del processo di scoperta imprenditoriale che ci accingiamo a fare sul territorio – precisa infine Marcato, - tenuto conto anche delle nuove priorità strategiche che l’emergenza sanitaria ci chiama ad affrontare, possano emergere segnali che portino a valorizzare nuove priorità di sviluppo sulle quali concentrare gli interventi a sostegno della ricerca e l’innovazione, come ad esempio l’ambito della salute”.