Attualità di Redazione , 09/03/2021 10:08

Tamponi rapidi e variante, consiglieri regionali del PD chiedono i dati sulla reale efficacia

Test rapido covid

“Con i contagi in crescita a causa delle varianti, vogliamo sapere se i tamponi rapidi sono ancora efficaci per il tracciamento. La Regione ci ha investito molto, ma in questa nuova fase non abbiamo certezze: adesso vogliamo vedere i dati per capire se ha senso insistere o se è necessario cambiare strategia”. 

È quanto chiedono i consiglieri regionali del Partito DemocraticoFrancesca Zottis e Anna Maria Bigon, rappresentanti dem in commissione Sanità, insieme al collega Jonatan Montanariello, evidenziando le preoccupazioni per una situazione in rapida e continua accelerazione anche in Veneto. “Siamo tornati in zona arancione e si inizia a chiudere le scuole, da settimane principale fonte di contagio secondo il presidente Zaia. Il sistema veneto – proseguono i consiglieri - è saltato ed è difficile scaricare le responsabilità su altri, basti vedere la vicenda dei vaccini, siamo una delle ultime regioni per somministrazioni. Per quanto riguarda i tamponi rapidi, in questo momento rischiano di non essere uno strumento di efficace tracciamento del virus e quindi di contenimento, andando oltretutto ad appesantire il sistema sanitario, già in forte difficoltà per mancanza di personale”.

“La situazione sta degenerando e la Regione ha deciso di accelerare con la stretta sulle scuole, chiudendole da giovedì p.v. nei distretti del Veneto Orientale, dell’Alta Padovana e di Asolo. Non mettiamo in discussione la necessità di queste scelte, rientra nelle facoltà dei presidenti di Regione come stabilito dal Dpcm, i numeri parlano chiaro. Restiamo però - concludono Francesca Zottis, Anna Maria Bigon Jonatan Montanariello - perplessi sulla bontà di alcune decisioni e soprattutto sulla mancanza di un reale piano di rilancio della sanità territoriale, ora in ginocchio. I tamponi rapidi, senza avere certezze sull’efficacia rispetto alle varianti, rischiano di essere controproducenti, come già accaduto lo scorso dicembre”.