Cronaca di Redazione , 30/03/2021 14:07

Vaccino, Cgil: Somministrazione nelle carceri a rilento. Il caso di Padova

Cronaca
Due Palazzi, interni

"Da alcuni giorni e a macchia di leopardo sono iniziate le vaccinazioni all'interno delle carceri in Veneto, ma non hanno portato alla totale vaccinazione del personale di polizia penitenziaria e di altri operatori". Lo sottolineano in una nota Gianpietro Pegoraro, coordinatore Fp Cgil Veneto Polizia Penitenziaria, e Franca Vanto, segretaria regionale della Fp Cgil. "Anche qui - proseguono i sindacalisti - le somministrazioni vanno a rilento e in alcuni istituti hanno subito stop temporanei, in base all'organizzazione dell'Ulss di appartenenza. Ritardi che stanno mettendo a dura prova il personale, che si vede rinviare il vaccino. 
Oltre al ritardo si aggiunge la confusione su chi deve fare il vaccino e chi al momento non lo può fare, poiché era risultato positivo al Covid-19 e da diverso tempo si è negativizzato; in alcuni Istituti si parla di eseguire il vaccino da giugno". Gli esponenti della Cgil denunciano inoltre che "all'interno del carcere spuntano sempre nuovi focolai di positività al Covid-19, sia tra detenuti che tra il personale di polizia. Alla Casa di Reclusione di Padova il numero dei detenuti positivi è di 34, mentre tra il personale di polizia penitenziaria sale a 13. Situazione non diversa è quella della vicina Casa Circondariale, dove i positivi sono 14 detenuti e 7 poliziotti.