Cronaca di Redazione , 24/03/2021 7:12

Verso un nuovo Decreto. Speranza: Ancora nessuna decisione sul 'dopo Pasqua'

Roberto Speranza
Roberto Speranza

Saranno i dati sul contagio a indirizzare ogni decisione, ma il nuovo decreto legge Covid dal 7 aprile potrebbe dare i primissimi segnali di riapertura, a partire dalle scuole. E' quanto trapela, secondo l'Ansa, da fonti ministeriali, quando ancora la discussione nel governo non è entrata nel vivo.

Da Palazzo Chigi assicurano che l'incontro di Draghi di ieri con gli esponenti del Cts e il ministro Roberto Speranza è servito a esaminare la curva epidemiologica e non ha portato a nessuna decisione, né in senso restrittivo né di apertura. Solo i dati che emergeranno nei prossimi giorni porteranno, la prossima settimana, a decidere le nuove misure. Tutti gli occhi sono puntati sulla scuola: il pressing è fortissimo per un ritorno in classe di tutti gli studenti fino alla prima media, anche in zona rossa.

LE PAROLE DEL MINISTRO SPERANZA

"Nessuna decisione è stata assunta in questo momento, ci confronteremo nei prossimi giorni e prenderemo le decisioni. Oggi abbiamo analizzato la curva ma non abbiamo discusso di misure e non c'è alcuna decisione che va in questa direzione". Lo ha detto il ministro della Salute, Roberto Speranza, ieri sera alla trasmissione Cartabianca su Rai3, in merito all'ipotesi circolata di un prolungamento delle restrizioni dopo Pasqua.

In merito ai vaccini ha detto: "I contratti che abbiamo sottoscritto sono chiari: avremo 4 milioni di dosi entro fine marzo e poi ci sarà un'accelerazione significativa con 50 milioni dosi nel secondo trimestre e 80 milioni nel terzo trimestre. Dobbiamo continuare a fare il massimo di pressione possibile sulle aziende farmaceutiche perchè rispettino questi impegni. Anche se ci fosse qualche difficoltà questi numeri grandi ci consentono comunque di correre molto di più". Ha aggiunto: "Il Piano vaccinazioni nazionale è stato approvato da tutte le regioni e a quel piano bisogna attendersi. Si è partiti dal personale sanitario e dalle Rsa e l'altra priorità sono gli over-80. Ma quando AstraZeneca ha avuto limitazione d'età abbiamo attivato altre categorie come gli insegnanti per non tenere ferme le dosi, ma le regole sono chiare ve approvate da tutti i presidenti di regioni. Dobbiamo evitare polemiche, la campagna di vaccinazione è patrimonio di questo paese".

"Credo che noi abbiamo bisogno di tutti i vaccini purchè siano efficaci e sicuri e a dirlo devono essere le agenzie regolatorie Ue e italiana. Quindi non dobbiamo avere pregiudizi perchè non avrebbe senso. Se l'Ema dice che il vaccino è sicuro a me va bene un vaccino sia che sia americano, europeo o russo". Lo ha detto il ministro della Salute, Roberto Speranza, in merito alla possibilità di utilizzo del vaccino russo Sputnik.