Cronaca di Redazione , 20/03/2021 6:26

Via al Decreto Sostegni, Draghi: "In questo momento i soldi non si chiedono, si danno"

Premier Mario Draghi
Premier Mario Draghi (foto: governo.it)

ll Consiglio dei ministri ha approvato il testo del Decreto Sostegni. "Questo decreto è una risposta significativa molto consistente alle povertà, al bisogno che hanno le imprese e ai lavoratori, è una risposta parziale ma il massimo che abbiamo potuto fare all'interno di questo stanziamento", ha detto il premier Mario Draghi ieri sera in conferenza stampa al termine del Consiglio dei Ministri. Per il premier è stata la prima da quando è a capo del Governo. "I pagamenti inizieranno l'8 aprile, per chi avrà fatto domanda. Se tutto va come previsto oggi, 11 miliardi entreranno nell'economia nel mese di aprile", ha aggiunto. In totale sono previste misure per 32 miliardi.

Ora "è necessario accompagnare le imprese e i lavoratori nel percorso di uscita dalla pandemia, questo è un anno in cui non si chiedono soldi, si danno soldi, verrà il momento di guardare al debito ma non è questo il momento, di pensare al Patto di stabilità", ha spiegato Draghi.

"E' chiaro che sulle cartelle lo Stato non ha più funzionato, uno Stato che ha permesso l'accumulo di milioni e milioni di cartelle che non si possono esigere: bisogna cambiare qualcosa". Non usa giri di parole il premier per spiegare, in riferimento allo stralcio delle cartelle che è stato deciso, che nel decreto Sostegni ci sarà anche "una parte che prevede una modifica della riscossione, una piccola riforma della riscossione, del controllo e dello scarico" delle cartelle. "Senza - spiega - in un paio di anni avremmo avuto ancora milioni di cartelle da dover esigere".

Sul tema della cancellazione delle vecchie cartelle, prima del Cdm si sarebbe consumato un braccio di ferro tra i partiti. Lo 'stralcio' delle cartelle prevede un importo contenuto di 5.000 euro "che corrisponde ad un netto di circa 2.500 euro tra interessi e sanzioni varie. Questo permette all'amministrazione di perseguire la lotta all'evasione anche in modo più efficiente", ha detto Draghi definendo la norma un 'condono' che però sarà limitato ad una piccola platea, sotto un certo reddito "e forse con minore disponibilità economica. Avrà impatti molto molto limitati". Per vedere tutte le misura del DECRETO SOSTEGNi clicca QUI.

DRAGI FARA' IL VACCINO ASTRAZENECA

Come riportato dall'Ansa, rispondendo a una domanda sui vaccini, il presidente del Consiglio ha detto: "Non mi sono ancora prenotato ma farò Astrazeneca. La campagna delle vaccinazioni ha subito un rallentamento ma non è stato disastroso. La disponibilità in futuro a vaccinarsi possiamo stimarlo nei prossimi giorni, pensiamo ad esempio alla vicenda Astrazeneca, credo che alla fine sarà la razionalità degli italiani a decidere. L'obiettivo è di arrivare a 500 mila dosi a metà aprile, siamo arrivati ora a 165 mila, a giugno contiamo di aumentare ancora".

SCUOLA

"Per quel che mi riguarda la scuola sarà la prima a riaprire quando la situazione dei contagi lo permetterà. Sarà la prima attività a essere riaperta, riprendendo perlomeno la frequenza scolastica fino alla prima media", ha sostenuto il premier.