Cronaca di Redazione , 12/04/2021 9:27

Blitz antispaccio: 37 arresti in 6 regioni, anche a Padova

Blitz dei carabinieri (foto: ANSA)
Blitz dei carabinieri (foto: ANSA)

Un blitz contro vari gruppi dediti al traffico e allo spaccio di droga è stato messo a segno, oggi, dai Carabinieri di Milano, che hanno eseguito 37 arresti in sei regioni. 

I militari hanno eseguito un'ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip di Milano su richiesta della locale Dda, nelle province di Alessandria, Bergamo, Genova, Monza, Padova, Pavia, Roma, Varese, Vibo Valentia e Vicenza, nei confronti di 37 soggetti (20 italiani e 17 stranieri, 27 dei quali verranno ristretti in carcere e 10 sottoposti agli arresti domiciliari), ritenuti responsabili - a vario titolo - di associazione "finalizzata alla produzione, al traffico e allo spaccio di sostanze stupefacenti, con le aggravanti della transnazionalità e della disponibilità di armi". 

Le indagini hanno consentito l'individuazione di svariati gruppi criminali, tutti operanti nel capoluogo lombardo anche se con ramificazioni in altre aree del Paese. Uno di tali gruppi è stato accertato essere composto anche da persone di origine calabrese due delle quali sono risultate mantenere saldi rapporti con vertici ed emissari della 'ndrangheta reggina.

COLLEGAMENTI CON LA 'NDRANGHETA

L'indagine è nata nell'agosto del 2018 in seguito all'arresto in flagranza di uno spacciatore trovato in possesso di 3,5 kg di sostanza stupefacente (tra cocaina, hashish e marijuana). L'analisi dei contenuti della rubrica telefonica e dei tabulati del suo cellulare, e le attività tecniche sviluppate poi, hanno consentito la progressiva individuazione di svariati piccoli gruppi criminali, tutti operanti nel capoluogo lombardo anche se con ramificazioni in altre aree del Paese. Il gruppo di maggiore caratura criminale era composto da 11 persone, alcune di origine calabrese, operanti da diversi anni nelle piazze di spaccio di Bollate, Baranzate, Piazza Prealpi a Milano e nel quartiere di Quarto Oggiaro (storicamente infiltrato dai clan della 'ndrangheta reggina Serraino-Di Giovine). I due esponenti di spicco sono un 53enne di Petilia Policastro (Crotone) e un 43enne di Joppolo (Vibo Valenza) che avevano rapporti con vertici ed emissari della 'ndrangheta reggina. C'erano poi altri piccoli gruppi tra i quali uno composto da 4 italiani la cui attività di spaccio era destinata quasi esclusivamente ad una cerchia ristretta di clienti abituali, e uno da 7 sudamericani, la cui attività criminale si sviluppava sull'asse Lima-Roma-Milano, oltre ad altre cellule composte da persone di varia nazionalità (da romeni a marocchini a tedeschi), tra loro indipendenti.