Attualità di Redazione , 13/04/2021 9:38

Garante dei detenuti, seconda fumata nera a Palazzo Moroni

Sergio Giordani in un Consiglio Comunale del 2017
Sergio Giordani in un Consiglio Comunale del 2017

Il consiglio comunale di Palazzo Moroni per la secondo volta non è riuscito ad eleggere il Garante dei Detenuti. A nulla è servito l'appello del sindaco Sergio Girodani rivolto all'assemblea: “Non stiamo dando una bella immagine ai cittadini che ci stanno guardando e, quindi, invito ciascuno di voi a comportarsi in maniera seria e responsabile”.

Il 3 marzo scorso, al primo tentativo, scoppiò la bufera in quanto qualcuno diede la preferenza al boss di Cosa Nostra, Matteo Messina Denaro.

Antonio Bincoletto, insegnante di Lettere al liceo classico Marchesi e redattore della rivista Ristretti Orizzonti, sia nella prima che nella seconda votazione doveva essere il favori, invece stavolta ha preso due voti in meno, cioè 19 anziché 21, tre in meno per essere nominato con almeno i due terzi delle preferenze necessarie, cioè 22.

Si attende quindi la terza votazione sperando che ci sia la fumata bianca.

MINORANZA ALL'ATTACCO

Duro comunicato del gruppo di minoranza del Comune di Padova. Questo il comunicato: “Dopo il voto sull’elezione del Garante, il dato politico che emerge è uno solo: a Padova la maggioranza è in frantumi, bloccata dall’estrema sinistra che detta la linea politica. E una maggioranza che conosce solo la logica dei numeri non può pretendere, quando ne manca uno, di raccoglierlo né con ricatti né con interventi moralistici e penosi come quello pronunciato dal Sindaco Sergio Giordani ieri sera in Consiglio Comunale. Ieri Giordani si è appellato “alla brutta figura che i Consiglieri avrebbero fatto nei confronti della città”. È esattamente il contrario: questo Sindaco e i gruppi politici che lo sostengono sono divisi, spaccati, ostaggio dell’estrema sinistra e non sono in grado di raggiungere, ancora una volta, la maggioranza facendo l’ennesima e pessima figura dinanzi alla città tutta. I cittadini prendano atto, ancora una volta, dell’incapacità non solo amministrativa ma anche politica del Sindaco. Questa vicenda dimostra l’incapacità del sindaco a gestire problematiche che vanno aldilà della maggioranza e dell’opposizione e dimostra che la nomina del garante poteva essere l’occasione per esprimere una valutazione condivisa per la funzione di equilibrio che il garante riveste. Alla terza votazione verrà eletto Antonio Bincoletto, persona in cui noi non ci riconosciamo perché è espressione di una parte e non della maggioranza della città e quindi sarà un garante “non garante””.