Cronaca di Redazione , 12/04/2021 14:27

In ricordo degli eroi Coffen e Borraccino, cerimonia al Senato

La cerimonia in Senato
La cerimonia in Senato

Nella Sala Nassiriya di Palazzo Madama a Roma, questo pomeriggio la conferenza stampa per ricordare il sacrificio degli Agenti della Polizia di Stato, Giordano Coffen e Giovanni Borraccino, deceduti, trent'anni fa a Padova, a seguito di un conflitto a fuoco con dei malviventi.

All'incontro hanno preso parte il Sottosegretario al Ministero dell'Interno Nicola Molteni, il Questore di Padova Isabella Fusiello e il Senatore Manuel Vescovi, ai tempi collega dei due poliziotti, organizzatore dell'evento a loro dedicato. Ma anche alcuni parenti delle vittime tra cui il figlio di Boraccino, Riccardo, Agente in servizio al Gabinetto Interregionale di Polizia Scientifica di Padova ed esponenti della Polizia di Stato. Dopo la conferenza stampa si è tenuta una messa di suffragio, nella Chiesa San Luigi de' Francesi e i familiari dei due poliziotti barbaramente uccisi e il Questore Fusiello sono stati ricevuti dal Presidente del Senato, Maria Alberti Casellati.

Era il 5 aprile 1991 quando un equipaggio di Volante composto dall’Assistente Giovanni Borraccino, e dall’Agente Ausiliario Giordano Coffen è intervenuto presso il ristorante “Le Padovanelle” – annesso all’omonimo Ippodromo padovano – mentre era in corso una rapina ai danno dei clienti del locale.

Ne scaturì un conflitto a fuoco, Giovanni Borracino e Giordano Coffen persero la vita. Due dei banditi, armati di fucile a pompa, che erano rimasti nascosti dietro alle auto nel parcheggio, aprirono per primi il fuoco. L’Agente Ausiliario Coffen venne colpito alla schiena e ucciso. L’assistente Borraccino rispose al fuoco, ma venne abbattuto a sua volta a fucilate. Gli assassini, una banda mista tra guardie giurate corrotte e pregiudicati comuni, riuscirono a fuggire. Vennero catturati alcune settimane dopo a seguito di serrate indagini della Squadra Mobile di Padova.

L’Assistente Borraccino lasciò la moglie e due figli. L’Agente Ausiliario Coffen lasciò i genitori.

Alla memoria dei due caduti venne dedicato un cippo commemorativo sul luogo del duplice omicidio. Sono annoverati fra i caduti sulle lapidi presenti all’interno della Questura di Padova e del 2° Reparto Mobile di Padova dove era in forza l’Agente Ausiliario Coffen.

"Quell'agguato - ricorda il senatore padovano Antonio De Poli - colpì le coscienze di tutti noi. Ai familiari abbiamo il dovere di dire, con forza, che le istituzioni non dimenticano il sacrificio dei caduti. E' il dovere morale e civile della memoria. Chi ha dato la vita servendo la Patria sia considerato un esempio per tutti noi".