Cronaca di Antonella Manna , 13/04/2021 10:23

La condanna di Scandaletti #IOAPRO: Gli scontri non portano da nessuna parte

Luca Scandaletti, titolare de Le Sablon
Luca Scandaletti, titolare de Le Sablon

“C’è una frangia che si è intromessa nella manifestazione. Bombe carta, scontri, non portano da nessuna parte. Bisogna ascoltare solo le persone che hanno titolo per interloquire con il Governo. Provocazioni come quelle di ieri in piazza San Leonardo a Roma, ad interrompere, con la violenza, chi si era mobilitato, non aiutano le rivendicazioni del movimento Io Apro”.

Non era nella Capitale ieri Luca Scandaletti, titolare de Le Sablon di via Tiziano Aspetti, promotore in Veneto del movimento, ma dopo aver visto le immagini dell’accaduto, condanna a tutto campo gli scontri provocati da un ristretto gruppo di facinorosi.

Scandaletti, è uno dei pochi ristoratori ad aver aperto i battenti lo scorso 15 gennaio, nel giorno dell’esordio del movimento. Servì ai tavoli i suoi clienti, violando le regole, ma garantendo la sicurezza sanitaria. Lo fece per dire “ora basta, fateci riaprire”. E venne sanzionato, con una multa e 5 giorni di chiusura della sua attività. Vennero sanzionati anche i suoi clienti.

Per non chiudere, l’unica via è logicamente riaprire, prima che non ci siano più le condizioni per farlo”, continua il titolare de Le Sablon. “Fateci lavorare” dicevano, i pacifici ieri in piazza. Intanto, le multe per la disobbedienza del 15 gennaio sono arrivate per un totale di circa quattromila euro e sono state subito impugnate. “Speriamo nell’annullamento”, l’auspicio di Scandaletti che confida “nel buon senso” delle Autorità.