Politica di Redazione , 01/04/2021 10:54

Lorenzoni: Nonostante il portale unico della Regione Ulss lavorano in ordine sparso

Politica
Arturo Lorenzoni

“Stamane è stato attivato il portale unico per la prenotazione dei vaccini, vaccinicovid.regione.veneto.it. Ma ogni Ulss sta comunque andando avanti in ordine sparso”. Il Portavoce dell’Opposizione in Consiglio regionale del Veneto, Arturo Lorenzoni, rileva in una nota: “La mancanza di uniformità relativamente alla campagna, nonostante gli annunci dei giorni scorsi: l’Ulss 7 Pedemontana, nel relativo link, sottolinea addirittura che ‘al momento non sono disponibili posti liberi per la prenotazione’. Mentre l’Ulss 6 permette la sola adesione per i nati dal 1942 al 1951, ma dalle 14. Per tutta la mattinata di oggi, convinti di poter fissare un appuntamento, centinaia di over 70 hanno tentato di entrare, invano, nel sistema. Difficile, inoltre, prendere la linea quando un cittadino telefona al numero verde unico per ‘prenotazioni e informazioni’, 800462340: spesso è occupato”.

“L’impostazione del programma vaccinale è sbagliata a monte - spiega Lorenzoni - l’amministrazione regionale ha scelto una modalità di adesione basata sull'iniziativa di ogni singola persona. Questo, però, non favorisce di certo le categorie fragili e maggiormente esposte all'aggressione del virus. Non sono mai state date delle indicazioni chiare circa i criteri di priorità, che risultano diversi da Ulss a Ulss. Peraltro cambiano da un giorno all'altro, le aspettative vengono regolarmente frustrate. Accettare le prenotazioni in assenza di vaccini crea situazioni di forte incertezza; le disdette sono un segnale di forte confusione. Al centro vaccini di Cittadella, ad esempio, stamattina si sono presentati alcuni over 80, non raggiunti dal messaggio della sospensione del programma vaccinale a causa dell’indisponibilità delle dosi”.

“L’organizzazione logistica è molto deficitaria - conclude Lorenzoni - non improntata all'attenzione alle persone. Da un lato il generale Francesco Paolo Figliuolo comunica milioni di dosi, dall’altro le nostre Ulss disdicono gli appuntamenti già fissati. Dove sta il nodo? Chi ce lo deve spiegare?”.