Cronaca di Carlo Della Mea , 16/04/2021 9:30

Malori alla Vivaldi: colpa di uno spray urticante spruzzato da un alunno VIDEO

Il servizio TgPadova

Era il sospetto che serpeggiava sin dai primi istanti, già nelle parole della dirigente scolastica dell’istituto Vivaldi, Concetta Ferrara, sentita poco dopo l’evacuazione della scuola scattata per malori accusati da una dozzina di alunni di una classe seconda, durante un’ora di lezione in aula magna. “Mi auguro che non sia stato uno scherzo di pessimo gusto – disse sotto la pioggia del mattino del 12 aprile scorso – Una bravata, così come successo in passato in altre scuole”. 

E invece è stato proprio dello spray urticante, spruzzato da un compagno di scuola, coetaneo, poco dopo l’intervallo, a procurare tosse, vomito, bruciore in gola e agli occhi ad alunni e professore. Otto i giovani studenti che sono dovuti andare in Pronto Soccorso: poi dimessi, entro la giornata. Ma quanta paura. 
L’allarme che suona intorno alle 12, tutti e 150 gli studenti ad uscire sotto la pioggia. L’arrivo di vigili del fuoco, carabinieri. Poi le ambulanze. Il timore iniziale che ci fosse un malfunzionamento della caldaia. Il sospetto che qualche detergente utilizzato per le pulizie potesse aver provocato i malori. Ipotesi presto scongiurate dai rilievi e dai controlli: i malori erano causati da altro, che nell’immediato non è stato rilevato anche perché le classi della Vivaldi vengono continuamente arieggiate. 

E’ stata la bravata di un ragazzo, che messo alle strette, dopo le prime indagini interne, ha confessato. Ora la dirigente scolastica ha convocato per il prossimo 22 aprile il consiglio d’istituto, per decidere in collegio la sanzione per il colpevole. La sospensione, sicuramente. E un percorso di riabilitazione in collaborazione con associazioni del territorio per elevare quei valori civici che in un gesto del genere sono totalmente mancati. “Il ragazzo verrà prima ascoltato assieme alla famiglia – spiega la dirigente scolastica Concetta Ferrara – Il confronto sarà fondamentale per approfondire i perché di un gesto simile”. Che lascia precludere una severa punizione. “Cosa, e per quanto, lo si deciderà in maniera collegiale – ha sottolineato la dirigente – Personalmente, ritengo l’episodio particolarmente grave. Non è possibile che per scherzo, in piena pandemia, siano state mobilitate diverse ambulanze, le forze dell’ordine, i vigili del fuoco. Che ci sia stata interruzione di pubblico servizio. Che si sia creato disagio alle famiglie: tanti i genitori che hanno dovuto lasciare il proprio lavoro, per correre, preoccupati della salute dei loro figli, all’uscita della scuola. Assurdo anche che per una cosa simile sia stato impegnato il Pronto Soccorso”. Il tutto, per uno scherzo che non ha fatto ridere nessuno. 


 

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