“Riaprire solo le attività che hanno i tavolini all’esterno, significa prolungare il lockdown per oltre 116mila pubblici esercizi in Italia”. I conti li fanno la Fipe – Confcommercio e l’Associazione dei Pubblici Esercizi della provincia di Padova. Il comunicato stampa del Governo sulle riaperture manda su tutte le furie i ristoratori. Lo bollano come “illogico, penalizzante e discriminatorio”. Se da un lato infatti a partire dal 26 aprile tornano le zone gialle, dall’altro, rispetto al passato, si dà precedenza solo alle attività all’aperto. C’è poi un altro aspetto: le temperature basse, soprattutto la sera, non invogliano certo ad una cena all’addiaccio.

“Se questo è il momento del coraggio, che lo sia davvero - invoca l’Appe - chiedendo ai sindaci di mettere a disposizione spazi extra per le attività economiche che devono poter apparecchiare in strada ed evitare così di subire, oltre al danno del lockdown, la beffa di vedere i clienti seduti nei locali vicini”.

Intanto l'Appe ha convocato urgentemente un Comitato Direttivo, per correggere le storture del provvedimento.

Si chiederà di permettere a tutti i pubblici esercizi di tornare a somministrare anche all'interno dei locali, lo stop al "coprifuoco" dalle 22 ore 5, si discuterà l’ipotesi di manifestazioni in piazza e si punterà ad ulteriori aiuti economici, congrui ed immediati.