Cronaca di Redazione , 13/04/2021 7:05

Sit-in 'IoApro' a Roma, Zaia: Non si va in piazza a fare casino. Sui vaccini si faccia scouting

Luca Zaia
Luca Zaia

"Incontrerò anche oggi un gruppo di ristoratori che viene a protestare. I fatti di Roma sono da condannare perchè non si deve mai usare la violenza. I miei ristoratori, gli esercenti, gli albergatori non vanno in piazza per far casino ma per portare la loro istanza che è la disperazione. Molte attività non rialzeranno la serranda. In Veneto sono stati persi 65.000 posti di lavoro in particolare nel settore del turismo che fattura 18 milioni. Le piazze non vanno mai ignorate, è fondamentale ascoltare il grido di questi operatori, ma la violenza va condannata senza se e senza ma". 

Così il presidente del Veneto Luca Zaia, intervistato a Mattino Cinque. "I miei esercenti - ha aggiunto - quando hanno visto la malaparata se ne sono chiamati fuori. Le scene di aggressione alle forze di polizia sono incomprensibili. Il momento non è facile, la disperazione c'è e va compresa, stiamo facendo l'impossibile per riaprire con le regole, e le vaccinazioni - ha concluso - sono direttamente correlate con le riaperture".

SARDEGNA ZONA ROSSA

Il passaggio della Sardegna da zona bianca a zona rossa non è riconducibile alle riaperture, in particolare di bar e ristoranti. “La verità è che questo virus è subdolo e difficile da controllare” ha detto Zaia.

VACCINI

“Noi abbiamo una fornitura media di 150.000 dosi di vaccino a settimana ma la nostra capacità è di farne 80/100mila al girono e in pochi giorni somministriamo tutte le deoci che ci sono. C'è la necessità di cercare nuove dosi di vaccino perchè ci sono" ha detto il Presidente del Veneto.

"Ancora in queste ore qualcuno ci contatta e dice che ci sono dosi di vaccino sul mercato. Il presidente del Consiglio mandi qualcuno a fare scouting su questo" ha affermato il presidente del Veneto. Ricordando la vicenda dei 27 milioni di dosi offerti da intermediari al Veneto, Zaia ha aggiunto che "noi siamo stati ligi alle regole" e di avere "l'impressione che in Europa abbiano mandato non i più 'performanti' a trattare. Spero non fossero burocrati. La trattativa non funziona, perché la quantità di vaccini è insufficiente. Qualcuno vuol andare a vedere - ha chiesto - come fa la Germania ad avere tanti vaccini?".