Attualità di Redazione , 20/04/2021 9:03

Usura al tempo del covid: cresce il rischio per le piccole imprese del commercio

Patrizio Bertin e Luciana Lamorgese
Patrizio Bertin e Luciana Lamorgese

Il presidente dell'Ascom Confcommercio di Padova, Patrizio Bertin, ha incontrato il Ministro dell'Interno Luciana Lamorgese nell'ambito dell'iniziativa "Legalità mi piace", manifestazione ormai da qualche anno attivata da Confcommercio e che, nel corso degli anni, ha visto Padova particolarmente attiva con iniziative di piazza ed incontri con le Forze dell'Ordine.

Nello specifico, l'incontro con il ministro è da mettere in relazione con la presentazione di un'indagine condotta da Swg sul tema dell'usura, che pur coinvolgendo 90 città italiane, ha preso in esame soprattutto 9 centri urbani particolarmente interessanti: tra essi 8 sono capoluoghi di regione (Torino, Milano, Bari, Bologna, Firenze, Palermo, Roma, Napoli) e la nona è Padova.

I DATI PADOVANI

A Padova cresce il rischio di usura per le piccole imprese del commercio e dei servizi di Padova. La pandemia ha colpito duramente le imprese del terziario di mercato che stanno vivendo una crisi senza precedenti, la più drammatica dal dopoguerra ad oggi. Imprese, soprattutto quelle più deboli e meno strutturate, che tra i principali problemi indicano la mancanza di liquidità, la perdita di fatturato e le complicazioni burocratiche.

Ma tra gli effetti del Covid ci sono anche i fenomeni criminali. A questo proposito, l’indagine di Confcommercio rileva la crescita dell’usura (+ 14 punti percentuali rispetto al 2019). A indicarlo è il 27% degli imprenditori del terziario di mercato. E sono circa 40mila le imprese del commercio, alloggio e ristorazione che rischiano di finire nella morsa di questo fenomeno. Dall’analisi realizzata a livello territoriale in alcune grandi città, la situazione appare particolarmente critica al Sud con dati allarmanti per Napoli, Bari e Palermo dove la diffusione dell’usura è decisamente più elevata rispetto alle altre città considerate.

Dall’indagine emerge che a Padova il 64% delle imprese del commercio, della ricettività e dei pubblici esercizi con meno di 10 addetti ha chiuso il 2020 in perdita o forte perdita, il 50% ha avuto problemi di liquidità e il 16% sta valutando la chiusura definitiva dell’attività. Per il 34% degli imprenditori del commercio, alloggio e ristorazione è aumentata la pressione della criminalità sulle imprese e per il 12% l’usura è molto o abbastanza diffusa sul proprio territorio. Quasi tre imprenditori su quattro consiglierebbero alla vittima di usura di denunciare alle forze dell’ordine  e il 16% indicano come riferimento i centri antiusura.

Le forze dell’ordine sono ritenute il soggetto più vicino agli imprenditori minacciati (per il 66% degli intervistati), mentre l’11% degli imprenditori si sente solo di fronte alla criminalità.

IL COMMENTO DI BERTIN

“Il raffronto col resto del Paese – è il commento del presidente dell’Ascom Confcommercio di Padova, Patrizio Bertin - ci vede in una posizione “non drammatica”, ma questo non significa che l’attenzione non debba essere massima. Già i processi in corso ci dicono che le infiltrazioni di stampo mafioso sono presenti sul nostro territorio ed il Covid, come testimoniano le risposte degli intervistati da Swg, non ha fatto altro che peggiorare una situazione finanziaria difficile. Per questo l’intervento delle banche, oltre che prevedere moratorie sui tempi, non può essere quello del periodo pre-pandemia, così come anche la fiscalità non può essere quella di un periodo normale ma deve poter essere commisurata alle reali difficoltà delle imprese, pena un’uscita delle stesse dal mercato o, una loro caduta nel vortice dell’usura. Sicuramente positiva – conclude Bertin – è la fiducia che gli imprenditori ripongono nelle forze dell’ordine. Un’evidenza che ho voluto sottolineare alla ministra Lamorgese alla quale ho confermato l’ottimo rapporto esistente, a Padova, tra categoria e rappresentanze dello Stato. Ai colleghi, invece, che l’indagine trova piuttosto “freddi” nel rivolgersi alle associazioni di categoria se una persona cara fosse vittima di usura, ricordo, oltre che l’azione del nostro Fidi Impresa e Turismo Veneto, anche la vicinanza che l’Ascom Confcommercio è in grado di dare anche nelle situazioni più difficili”.