Politica di Redazione , 06/04/2021 8:44

Vaccini in Veneto, l'opposizione chiede chiarezza: no a inutili polemiche, ma...

Arturo Lorenzoni
Arturo Lorenzoni

"Code, lettere, link, anziani in confusione e soli, persone disabili senza informazioni. Sul piano vaccini serve un cambio di passo e subito. Sul tema lavoriamo assieme in Consiglio regionale". L'istanza è dei capigruppo della minoranza a palazzo Ferro Fini Giacomo Possamai (Partito democratico), Arturo Lorenzoni (portavoce dell'opposizione), Cristina Guarda (Europa Verde), Erika Baldin (Movimento 5 Stelle) ed Elena Ostanel (Veneto che Vogliamo). 
"Riteniamo strategica, inoltre, una cabina di regia unica e competente, in grado di far funzionare in maniera efficiente ed efficace la campagna vaccinale - aggiungono - .Non abbiamo alcuna intenzione di sollevare inutili polemiche, tuttavia è da dicembre che chiediamo un coordinamento regionale. Continuiamo a ricevere moltissime segnalazioni di disagi da ogni angolo della Regione, che ci confermano che non è mai esistito un piano uniforme. Nelle varie Ulss risultano differenti modalità di prenotazione, mentre le cancellazioni all'ultimo, talvolta annunciate con un semplice post su Facebook, sono diventate una consuetudine". 

"Ai cittadini era stato assicurato che con il nuovo portale, attivo dal 1 aprile, sarebbero scomparse tutte le criticità - osservano i componenti della minoranza in Consiglio regionale - Di fatto, non sta andando così. Ma è il sistema che non è solido alla base: la delega delle comunicazioni ufficiali durante le conferenze stampa al posto degli opportuni strumenti istituzionali ha generato un disorientamento generale. In altri termini, gli annunci alla stampa dovrebbero seguire gli atti formali, e non viceversa". "Per quanto riguarda le adesioni su vaccinicovid.regione.veneto.it, ogni tanto si aprono delle finestre, in realtà sono dei veri e propri click day: chi prima arriva, meglio alloggia - spiegano - Il cittadino è tenuto ad attivarsi per ricevere il vaccino, l'esatto contrario di ciò che si dovrebbe fare per favorire i più deboli. Esprimiamo forte solidarietà nei confronti di coloro che sono rimasti ore in attesa o che sono stati rimandati a casa senza ricevere la dose, oppure che non sono riusciti a prenotarsi. A quando una campagna vaccinale omogenea in Veneto, con priorità alle persone fragili?".

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