Cronaca di Redazione , 07/04/2021 18:54

Zaia: Nessun medico inoculerà AstraZeneca a under 60. Ecco cosa sta succedendo

Cronaca
Luca Zaia

“Nessun medico si prenderà la responsabilità di inoculare AstraZeneca agli under 60”, avrebbe detto il presidente del Veneto Luca Zaia all’incontro governo-Regioni, secondo quanto riferito dall’Ansa. “Avremo nuove forniture? Avremo più vaccini? Con insegnanti e categorie prioritarie sotto i 60 come ci regoliamo? Diamo Pfizer?”, queste le domande che avrebbe posto il governatore leghista.

LA POSIZIONE DEL COMMISSARIO FIGLIUOLO

“Non ci sono casi di trombosi dopo la seconda dose” di Astrazeneca, avrebbe detto il commissario Francesco Figliuolo all’incontro con le Regioni, secondo quanto si apprende da fonti che assistono alla riunione. Sul piano vaccinale il generale ha affermato che “apriamo da domani la categoria 60-79 anni ad Astrazeneca. Una platea di circa 13 milioni di persone, due milioni dei quali hanno già avuto la prima dose”. “Bene che le Regioni abbiano aumentato la quota di over 80. Dobbiamo coprire prima possibile questa fascia di età”, avrebbe aggiunto.

LOCATELLI E LA SOMMINISTRAZIONE A OVER 60 CONSIGLIATA

“Considerando i dati sulla letalità (per coronavirus) che confermano che le vittime perlopiù sono anziani, l’idea anche per Italia è di raccomandare l’uso preferenziale oltre i 60 anni”. Così Franco Locatelli all’incontro Governo-Regioni. “Non abbiamo elementi per scoraggiare la somministrazione della seconda dose”, ha aggiunto.

Locatelli, che ha parlato dopo l’introduzione del ministro Mariastella Gelmini, ha parlato di “trombosi a livello cerebrale e degli organi addominali e abbassamento della conta delle piastrine” come possibili, rari effetti collaterali del vaccino anglo-svedese. “Mentre l’altra volta non si era trovato un nesso di causalità – avrebbe detto Locatelli secondo quanto riferito da fonti presenti all’incontro -, oggi è dichiarato plausibile anche se non dimostrato. E’ più frequente fino ai 60 anni di età, con complicanze più in soggetti donne e sotto i 60.anni. Solo dolo dopo la prima somministrazione, nell’arco di due settimane. Ma sulla seconda i numeri sono ancora troppo bassi. Più difficile trarre conclusioni”.

Il coordinatore del Cts ha cercato di rassicurare i presidenti di Regione, preoccupati che la popolazione non si fidi più di AstraZeneca, secondo quanto si apprende, sostenendo che non deve preoccupare il fatto che prima il vaccino fosse raccomandato per gli under 60 e ora per gli over 60. I governatori, per bocca del veneto Luca Zaia, hanno paventato che né medici né pazienti si sentiranno tranquilli a dare per esempio la dare a seconda dose di AstraZeneca, secondo quanto riferiscono fonti che assistono all’incontro tra Governo ed Enti Locali.

ASTRAZENECA AL LAVORO

AstraZeneca “ha collaborato attivamente con le autorità regolatorie per implementare queste modifiche relative alle informazioni sul prodotto e sta già lavorando per comprendere meglio i singoli casi, l’epidemiologia e i possibili meccanismi che potrebbero spiegare questi eventi molto rari” connessi al suo vaccino anti-Covid. Lo rende noto l’azienda.

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