Spettacoli di Redazione , 24/02/2021 11:00

Rassegna Online al Ristori con Beethoven

Spettacoli

Prosegue la rassegna online del Teatro Ristori, coerentemente con il tema della Stagione in corso L’innovazione nella Tradizione, con una preziosa proposta dedicata al proprio affezionato pubblico.

Nuovo stimolante appuntamento per concludere il calendario della rassegna del mese di febbraio per sabato 27 sempre alle ore 17 con un originale spettacolo proposto in collaborazione con gli Amici della Musica di Verona. In scena Dal Caos all’Umanità del Cosmo! Beethoven: Sinfonia n. 9 op. 125, trascrizione di Franz Liszt per pianoforte solo, con l’esecuzione di Maurizio Baglini al pianoforte e Sandro Cappelletto, testo e voce narrante.

Come rendere attuale il mito della Nona Sinfonia di Beethoven? Come renderlo contemporaneo ed emotivamente forte nella trascrizione per pianoforte solo di Franz Liszt? Possono 88 tasti e dieci dita sostituire un’orchestra sinfonica, un coro maschile, un coro femminile e quattro voci soliste? E con quale significato emozionale?

Per un direttore d’orchestra dirigere la beethoveniana Nona Sinfonia è quasi normale amministrazione. Per un pianista è un record, trattandosi della micidiale trascrizione di Franz Liszt: dieci dita che riassumono la partitura per grande orchestra con quattro voci soliste e coro. L’artista dalle mani fatate che ormai ci ha abituato a imprese del genere, per di più a memoria, è Maurizio Baglini, virtuoso pisano che da buon sportivo (è anche un maratoneta) dice «è come salire in solitaria sull'Everest senza bombole d'ossigeno».

Sandro Cappelletto scrive una sorprendente drammaturgia che racconta una storia umana, cosmica, antropologica e politica: ogni movimento rappresenta dunque una tappa dell’esistenza della società che subisce evoluzioni continue. Esempi di trascrizione al pianoforte e di ri-strumentazione si alterneranno alle fasi di questa storia avvincente e all'esecuzione integrale dei singoli movimenti della Sinfonia. Alla fine, sarà il pubblico a decidere se avrà ascoltato, assaporato e visto la Nona Sinfonia di Liszt o quella di Beethoven.