Cronaca di Redazione , 08/03/2021 19:50

48enne veronese vuole buttarsi nel canale Camuzzoni: salvato dai Carabinieri

Carabinieri
Carabinieri al Camuzzoni

L'azione dell’arma dei Carabinieri, molto spesso non si limita a controlli per la prevenzione e repressione dei reati: i militari sono in molte occasioni impegnati per dare sostegno, conforto e concreto aiuto alla cittadinanza, tendendo una mano (non solo simbolicamente) a chi è in difficoltà. Proprio questo è quanto accaduto domenica pomeriggio a Verona, quando una chiamata al 112, intorno alle 18, ha allertato le pattuglie nella zona del Chievo.


In via Quarto Ponte un uomo, 48enne veronese, è stato avvistato da alcuni cittadini in manifesti intenti suicidi: affacciato alla ringhiera del ponte sul canale Camuzzoni, aveva proprio deciso di farla finita. È stato così allertato il pronto intervento che, in pochi istanti, ha raggiunto l’uomo ed iniziato con lui un dialogo.


Nonostante continuasse a minacciare di lanciarsi se solo un militare si fosse avvicinato a lui, i carabinieri non si sono dati per vinti. Per interminabili minuti l’uomo, in evidente stato di alterazione ed agitazione psicofisica, continuava a lamentarsi del fatto che nessuno lo avrebbe mai potuto aiutare, e allo stesso tempo urlava agli intervenuti di indietreggiare: la freddezza dei militari ha però consentito di notare un particolare che avrebbe aiutato, poco dopo, a salvare la vita del veronese.
L’uomo, benché sporto sul fiume in bilico tra la vita e la morte, era a telefono con il 118: l’intuito dei Carabinieri ha consentito loro di chiedere di poter parlare a telefono con i sanitari, e di poterlo fare proprio con il cellulare che l’uomo teneva stretto tra le mani.


Così, appena si è convinto a passare il telefono agli operanti, questi ultimi con uno scatto veloce e deciso lo hanno afferrato e portato in salvo, allontanandolo dalle sponde del fiume e dalle sue brutte intenzioni.