Attualità di Giovanni Vitacchio , 02/03/2021 16:07

La prima di Bravi: "Sanità internazionale e grandi professionalità"

“ Sono particolarmente entusiasta, perché oltre a essere  in una bellissima città, Verona, sono in una grandissima azienda e sono felice di essere qui oggi”. Sono parole di emozione e orgoglio le prime, pronunciate da nuovo direttore generale dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona, di Callisto Bravi, nominato la scorsa settimana dal presidente del Veneto Luca Zaia. La prima uscita ufficiale del dg che prende il posto di Francesco Cobello ha come contesto il quartier generale dell’Università di Verona. Ad accoglierlo il rettore, Pier Francesco Nocini, e il riconfermato direttore dell’Ulss 9 Scaligera, Pietro Girardi. Al centro del suo mandato, dice, dopo le esperienze come direttore generale a Varese e direttore sanitario a Bergamo, nel pieno della pandemia, le grandi professionalità dell’azienda, da considerarsi un blocco unico, tra il polo Confortini di Borgo Trento e il Policlinico di Borgo Roma.

“La sfida - dice Bravi - è che la medicina non sia solo veneta, non solo italiana, ma anche internazionale. Per cui, con le professionalità c'è la possibilità di poter lavorare anche a livello internazionale. Questa è la prima sfida importante, mentre la seconda è la valorizzazione delle professionalità che ci sono, perché gli ospedali li hanno i medici, gli infermieri e tutti gli operatori che ci lavorano dentro”.

Nelle scorse ore il ministro alla salute, Roberto Speranza ha detto che questa pandemia ha insegnato come siano ormai finiti i tempi dei tagli alla sanità. Indicazione confermata anche a livello regionale.

“Su questo, il presidente Zaia ha detto che le risorse le mette a disposizione e c'è una grandissima disponibilità da parte sua - spiega il neo dg. E' ovvio che vanno usate in maniera adeguata per lo sviluppo delle professioni all'interno dell'azienda e, soprattutto per una realtà universitaria come la nostra,  per sviluppare nuova tecnologia e dare una risposta sempre più efficace a chi ha più bisogno”.

Grande, ovviamente, sarà l’attenzione all’emergenza covid e a tutte le ricadute ad essa collegate.

“Oltre alle vaccinazioni, che dobbiamo fare al più presto - conclude Callisto Bravi - c'è anche la necessità di riprendere l'attività normale, perché chi non è stato curato, perché gli spazi in ospedale dovuti alla pandemia sono sono stati ristretti, necessita di attenzione e bisogna avere riguardo anche per chi non ha patologia covid”.

Callisto Bravi, 59 anni tra qualche mese, medico, è nato in provincia di Bergamo, ma ha un forte legame col Veneto. La moglie, infatti, è di Casale di Scodosia, in provincia di Padova.