Spettacoli di Redazione , 09/03/2021 8:45

Teatro Ristori Digital torna con "Buon Compleanno Astor!"

Ristori

Nuovo appuntamento per il mese di marzo. Giovedì 11 marzo alle ore 20 prosegue la rassegna Digital del Teatro Ristori con una speciale collaborazione tra concertistica e danza con il direttore e solista Federico Mondelci, I Virtuosi Italiani e i danzatori Margarita Klurfan e Walter Cardozo. In scena Buon Compleanno Astor! Omaggio a Piazzolla in occasione dei 100 anni dalla nascita.

Federico Mondelci e gli archi de I Virtuosi Italiani hanno creato un intero programma dedicato a Astor Piazzolla in occasione del suo centesimo compleanno. Astor Piazzolla compie 100 anni: un genio ma non lo sapeva, un uomo pieno di vita con l'Italia nel cuore. Chissà se avrebbe mai immaginato che nel futuro gli sarebbero stati tributati così tanti onori. Viveva sempre emozioni diverse e a seconda dei luoghi in cui si recava portava con sé delle emozioni.

“…debbo dire la verità più assoluta. Potrei raccontare una storia di angeli ma non sarebbe la vera storia. La mia è di diavoli, mescolata con angeli e con un po’ di meschinità: bisogna avere un po’ di tutto per andare avanti nella vita…”. Queste parole di Astor Piazzolla sono tratte dal libro “A manera de memorias” di Natalio Gorin, un libro-intervista dove l’uomo scopre e spiega l’artista, ripercorrendo gran parte della storia musicale argentina ed internazionale del ‘900. Il personaggio che lo incarna è un angelo, a cui Astor ha dedicato una intera suite, che viene inclusa nel programma che Federico Mondelci e gli archi de I Virtuosi Italiani gli hanno dedicato in occasione del suo centesimo compleanno.

Archi e sassofono si infiammano allo stesso modo di una nuova e bellissima febbre che si manifesta in brividi, segreti, palpitazioni, silenzi fluenti, trionfi e lacrime che crepitano sotto la superficie scura della musica, fondendosi in un’unità elegante e intensa come l’equilibrio della ragione e della passione.

Mondelci ha rielaborato la musica di Piazzolla con originalità e fantasia, rivestendola della stessa eleganza istintiva con cui il tono smorzato ma penetrante del suo sassofono richiama i languori altezzosi del bandoneon. Con abile affetto, devozione, professionalità e puro amore per il suo strumento, Mondelci condivide la stessa intuizione che tormentava e motivava il giovane Piazzolla: la necessità di ripensare completamente – ma sempre con rispetto e ammirazione – una musica che già esisteva, e rielabora il suo materiale tematico secondo le proprie sensibilità e imperativi creativi. Dal vaso traboccante di melodie scritte e registrate da Piazzolla per vari ensemble e scopi, Mondelci ha realizzato un nuovo e sofisticato intreccio tra orchestra e solista.