Come era già successo a livello nazionale con l'ex segretario Zingaretti, polemiche dentro il Partito Democratico veronese sulla questione della parità di genere dopo l'elezione di Stefano Vallani come vicepresidente del Consiglio Comunale.

Come riporta Lillo Aldegheri sul Corriere di Verona, Elisa La Paglia aveva fatto sapere di non essere affatto d’accordo. Ne era nato un piccolo pandemonio, con telefonate a raffica e una serie di riunioni su tutti i fronti. Ieri sera, in aula, Vallani ha informato l’assemblea che, come deciso dai capigruppo, lui era il candidato di tutte le forze di opposizione.

Ma subito è partito il contrattacco. Visibilmente emozionata, con la voce rotta, diverse pause e con le lacrime agli occhi, Elisa La Paglia ha spiegato che aveva deciso di candidare se stessa in nome della parità di genere: "Non è facile farlo – ha sottolineato, rivolgendosi a tutti i consiglieri ma soprattutto al proprio partito - quando proprio una forza politica che ha questo tema nella sua ‘carta etica’ poi non applica la parità di genere in una situazione come questa, in cui sia il presidente che l’altro vicepresidente in carica sono entrambi uomini". La vicenda, ovviamente, non finisce qui.