Cronaca di Redazione , 10/04/2021 13:15

Rischio basso, Veneto è tra le regioni candidate a riaprire senza aspettare maggio

Mascherine

Fino al 30 aprile l'Italia sarà divisa in regioni arancioni e rosse ma se i dati continuassero a migliorare il Governo potrebbe anche decidere, a partire da lunedì 19 aprile, di concedere allentamenti alle Regioni che hanno dati migliori, e tra queste, come scrive “La Repubblica”, c'è anche il Veneto:

"Chi è già oggi sul filo del traguardo, con le carte quasi in regola per riaprire( che si immagina possano solo migliorare da qui a quando il governo prenderà una decisione), sono il Veneto e il Trentino Alto Adige. Subito dietro il Lazio, che sta proteggendo rapidamente i più anziani: il 57 per cento degli over 80 è già del tutto immunizzato e tra i settantenni ben il 45 per cento ha avuto la prima dose. Numeri buoni anche per Emilia Romagna, Marche, Molise e Basilicata.

Veneto e Trentino Alto Adige sono le due uniche regioni che, oltre ad avere l’Rt ( l’indice di replicazione del contagio) sotto 1 e un’incidenza settimanale a 160 il Veneto, a 130 e 136 le province autonome di Trento e Bolzano, sono anche catalogate a rischio basso per la moderata pressione sulle strutture sanitarie. E, soprattutto, sono quelle con il più alto numero di anziani immunizzati (più dell’80 per cento gli over 80 in prima dose e la metà del tutto coperti) ma stanno anche procedendo in velocità con le somministrazioni agli over 70.

Il Comitato tecnico scientifico è già al lavoro in modo da poter fornire, già alla fine della prossima settimana, al governo una mappa dell’Italia candidata alle prime riaperture. Lo conferma il presidente dell’Istituto superiore di Sanità Silvio Brusaferro: «Stiamo lavorando proprio nella prospettiva di maggio - spiega - non esistono soglie di riferimento per le riaperture. Esistono modelli e un insieme di indicatori che contribuiscono a caratterizzare degli scenari: emergenze di varianti virali, un numero progressivo di popolazione vaccinata, una aumentata capacità di sequenziamento». L'ultima parola spetterà, come sempre, al Governo".