Politica di Redazione , 02/04/2021 14:04

Tosi in piazza Bra durante la protesta critica Sboarina

Protesta in piazza Bra
Protesta in piazza Bra

Flavio Tosi  e i Consiglieri Alberto Bozza e Daniela Drudi di Lista Tosi e la Capogruppo di Fare Verona Patrizia Bisinella con il Consigliere Paolo Meloni erano in piazza venerdì pomeriggio per la manifestazione di ristoratori, titolari di bar, centri estetici e palestre, commercianti e liberi professionisti. Tosi e i Consiglieri, che hanno presentato proposte in Consiglio comunale per sostenere le attività in crisi per le chiusure o restrizioni imposte dalla pandemia, hanno portato la loro solidarietà ai manifestanti.

Tosi ha detto: “Tante città italiane hanno varato provvedimenti concreti di milioni di euro del loro bilancio per aiutare commercianti ed esercenti, penso alle vicine Treviso, Venezia e Vicenza, o a Bologna, Genova, Torino, Ravenna. Milioni destinati a contributi a fondo perduto e-o forti riduzioni della Tari. Lo stesso hanno fatto diversi Comuni della provincia di Verona, da Villafranca a Cerea, passando per Bussolengo, Bardolino, Monteforte e Torri. Dal Comune di Verona invece nulla di tutto questo, nonostante avanzi di bilancio giganteschi negli ultimi due anni, 35 milioni nel 2019 e 29 milioni più altri 5 milioni di trasferimenti (quindi 34 milioni) nel 2020. Sboarina ha questi soldi in cassa, a disposizione, eppure non ha messo nulla per dare ossigeno e liquidità alle attività chiuse o fortemente penalizzate dalla restrizioni. Quello che gli manca è capacità, visione e coraggio. La mia amministrazione nel 2016, anche contro il parere dei dirigenti, con una delibera sforò di 5 milioni perché allora c'era urgente necessità di manutenzioni; lo facemmo perché sapevamo che a fine di quell'anno avremmo comunque avuto avanzo di bilancio. Oggi c'è il Covid, un problema ovviamente ancora più drammatico, a maggior ragione serve coraggio: Sboarina invece i soldi della collettività li tiene in cassa, con che faccia può essere qui in piazza oggi?”.

Tosi ha ricordato: “A Torino hanno scontato la parte variabile della Tari del 75% a settore ricettivo, cinema, teatri, palestre, agenzie di viaggio, tour operator, discoteche e sale da ballo; e del 42% a pizzerie, ristoranti, botteghe artigiane ed è stata accolta la proposta di azzerarla alle associazioni no profit. A Genova hanno annullato le locazioni agli impianti sportivi e ridotto la Tari a tutti del 18,37%. Ravenna ha messo 5 milioni per riduzioni Tari dal 70 all'80% e 1,5 milioni per aiuti a fondo perduto. A Bologna sulle riduzioni Tari hanno messo 10 milioni, con sgravi dal 25% al 50% per le attività”. Poi “ci sono le città venete, Venezia, che ha messo 16 milioni per ridurre la Tari a famiglie e imprese; Vicenza che ha scontato la Tari fino al 25% a oltre 5 mila attività, e Treviso che ha azzerato le tariffe dei plateatici e creato il Treviso Fund per finanziare le imprese”. In provincia di Verona, ha concluso Tosi, “c'è Bardolino che ha messo 900 mila euro di riduzione di Tari e tassa suolo pubblico, fa 7 mila abitanti, significa che in proporzione Verona avrebbe dovuto mettere 27 milioni. Cerea, 16 mila abitanti, ha dato 250 mila euro a fondo perduto, Verona avrebbe quindi dovuto mettere 4 milioni in proporzione. La piccola Torri, 3 mila abitanti, ha messo 200 mila euro per le partite Iva, in proporzione Verona avrebbe dovuto mettere 16 milioni. Monteforte, 9 mila abitanti, ha stanziato 100 mila euro. Fortissime riduzioni della Tari poi ci sono state a Villafranca e Bussolengo”.

Sui casi regionali di Treviso e Venezia ha parlato Alberto Bozza, anche Consigliere regionale. “Venezia, come Verona, è città a vocazione culturale e turistica. Ma Venezia, a differenza di Verona, ha messo 16 milioni di euro del suo bilancio per le attività economiche in sofferenza. A Treviso hanno azzerato la tariffa dei plateatici per tutto il 2021, ponendo le condizioni per prolungare fino al 2022 e hanno lanciato il Treviso Fund che ha già finanziato dai 10 mila ai 35 mila euro decine di imprese solo nella prima tranche. Il Treviso Fund arriverà a finanziare per 2,5 milioni di euro le attività. Sboarina invece scrive le lettere a Zaia e Draghi, tuttavia evitando accuratamente di guardare in casa sua. Lui cosa ha fatto per dare dei segnali concreti a chi è in difficoltà? Puoi scrivere tutte le letterine che vuoi, anche a Santa Lucia e Babbo Natale, ma quale credibilità puoi avere se tu da Sindaco non muovi un passo?”

Patrizia Bisinella si è soffermata “sulla necessità di liquidità che hanno oggi i nostri commercianti ed esercenti. Vanno aiutati adesso, sono in ginocchio e vanno aiutati a rialzarsi e resistere. Dei 34 milioni dell'ultimo avanzo di bilancio, almeno 15 milioni il Comune può tranquillamente impiegarli per stanziare contributi a fondo perduto alle attività economiche. A Bussolengo è stata ridotta del 40% la parte variabile della Tari delle utenze non domestiche; a Villafranca per venire incontro alle attività danneggiate dalle chiusure, hanno rimodulato la Tari applicando la tariffa giornaliera. Spero che dopo Pasqua, quando in Consiglio si approverà il bilancio di previsione, si possa finalmente aggiustare il tiro. Noi ci saremo con le nostre proposte”.

Daniela Drudi ha evidenziato “quanto ha fatto Ravenna per il bonus baby sitting per venire incontro ai genitori che lavorano; quanto ha fatto Genova per il mondo sportivo azzerando i canoni di locazione comunali degli impianti; quanto ha fatto Torino che ha ridotto la parte variabile della Tari fino al 75% per tutte le attività colpite dalla restrizioni, comprese teatri e cinema. Noi con Flavio Tosi stiamo proponendo soluzioni e modelli concreti, il muro contro muro della maggioranza deve finire, il bene della città è superiore”.